« Kenya, la patria del ‘Hakuna matata!’

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Masai

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Masai

Da quel che dice Bobby quelli che ancora vivono in questi villaggi (le cui case son fatte con una intelaiatura in legno di palma, fango e sterco di bovino) lo fanno perché rifiutano i cambiamenti che stanno vivendo in Kenya (in cui, ricordiamo, solo da 3 anni l’istruzione è obbligatoria e gratuita). Prima o poi, dice, si inseriranno.

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