Conosco Antonio solo virtualmente ma da tanto tempo, grazie alle frequentazioni della Usenet italiana prima e i social network poi. L’ho sempre trovato divertente e brillante ma non sapevo che aveva in progetto un libro per cui, quando è uscito, ho cercato di recuperarlo subito.
Come viene specificato nel sottotitolo il romanzo è un noir o, come si potrebbe meglio esprimere in italiano, un poliziesco.
La storia è incentrata sulla morte di un noto politico di Castro Montano, in Calabria. Viene incaricato delle indagini, da Roma, il Tenente dei Carabinieri Alemanno, originario di quei luoghi, e la pressione dai vertici è particolarmente alta per l’importanza del politico. Come ci si aspetta da un romanzo di questo genere, le cose appaiono a prima vista abbastanza semplici ma si complicano col tempo.
Non dirò di più della trama perché non mi piace spoilerare ma quello che mi è piaciuto del romanzo è stata la scorrevolezza della lettura e la caratterizzazione dei personaggi, in special modo la figura del Tenente, amante degli oggetti vintage, mi è sembrata azzeccata.
Insomma: mi è piaciuto.