Si sta come sempre, su Trenord, i pendolari

Ennesima (oramai non si contano più) disavventura da bestiame pendolare subita dai passeggeri del treno 20354 di Trenord che parte da Parma alle 18.22 e tenta di portare i malcapitati passeggeri a Brescia tramite un servizio best effort.

Partenza più o meno in orario (un minuto dopo ma rientra nella norma… la loro norma, per lo meno) e fermata appena fuori dalla stazione di circa 15 minuti. Così, per il panorama…

Fuori dalla stazione di Parma

Fuori dalla stazione di Parma

Dopo la ripartenza il treno si avvicina molto lentamente a San Polo. Spesso si ferma fuori dalla stazione ad aspettare il semaforo verde, entrare in stazione, attendere fino 10 minuti il treno in arrivo da Brescia, e poi ripartire. Il problema è che, dopo essersi fermato fuori dalla stazione, questo non si muove più.

Sono circa le 18.50 e il controllore ci avvisa che dovremo rimanere fermi una mezz’ora perché un treno merci sta facendo manovra nella stazione. Ok, altri 30 minuti a godere del panorama…

Fuori dalla stazione di San Polo di Torrile

Fuori dalla stazione di San Polo di Torrile

Torna il controllore verso le 19.30 e ci comunica che la decisione dovrebbe essere quella di farci tornare a Parma per permettere al treno merci di fare la manovra.

A quel punto sono sbottato e, specificando che ce l’avevo con il superiore che gli dava gli ordini, ho protestato “vivacemente” col controllore.

Non so se chi ha preso la decisione l’abbia fatto di sua iniziativa o perché gli sia stato fatto presente la cosa di cui sopra ma finalmente, alle 20, dopo uno scambio di passeggeri tra il treno che arrivava da Brescia (e che a quel punto ci ritornava) e il nostro, si riparte verso casa.

L’arrivo a Casalmaggiore è stato alle 20.20 circa.

La situazione della linea era già abbastanza critica quando era in mano a Trenitalia ma da quando è passata a Trenord noi si è passati dalla padella nella brace. Fin dal primissimo giorno, per la decisione geniale di non far più lo scambio dei treni a Casalmaggiore ma a Piadena, il treno delle 7.14 per Parma è perennemente in ritardo. Credo di poter contare una decina di arrivi entro i 5 minuti di ritardo negli anni della loro gestione (credo che ci avviamo al quarto) e gli arrivi a Parma entro i 10 minuti di ritardo hanno la stessa, scarsa, frequenza.

Tra l’altro, il calcolo del minuto di arrivo in stazione ha un che di truffaldino e lo si capisce quando si odono gli annunci sul treno stesso. Esempio: il treno della mattina deve arrivare a Parma alle 7.40. Se il treno ritarda parte l’annuncio del tipo “… siamo arrivati con 10 minuti di ritardo.” L’annuncio arriva alle 7.50 quando il treno ha ancora 2 minuti prima di arrivare alla piattaforma. Avevate un treno alle 7.51, l’avete perso perché siete arrivati alla piattaforma alle 7.52 ma il sistema registra l’arrivo in stazione alle 7.50. Pensate ora ai rimborsi…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *